FELICITY HAMMOND
Autonomous Body
Autonomous Body mira a creare nuove connessioni fra la storia e il futuro della produzione automobilistica e i processi estrattivi che la rendono possibile. Il lavoro analizza il modo in cui gli sviluppi tangibili e intangibili dell’industria dell’auto sono collegati in una rete globale che va dalla miniera alla macchina. Il progetto di Felicity Hammond esplora le connessioni tra l’estrazione di materie prime e l’estrazione di dati, utilizzando la staged photography, il collage e l’intelligenza artificiale per ricostruire il processo di produzione dell’immagine fotografica digitale dal materiale di partenza al pixel, dal sottosuolo allo schermo. Partendo da questa indagine, l’artista si concentra sulla produzione automobilistica, mettendo in relazione i processi estrattivi che l’hanno alimentata in passato e quelli che garantiranno il futuro delle automobili elettriche. Con il passaggio all’era dei veicoli a guida autonoma, infatti, i processi di generazione automatica delle immagini diventano cruciali per il funzionamento dell’auto. Il progetto mostra come l’odierna produzione di auto elettriche abbracci i principi dell’industria 4.0, in contrasto con l’automotive come simbolo dell’industrializzazione novecentesca. Il comune denominatore tra questi processi produttivi consiste nell’attività estrattiva che ha luogo all’inizio e alla fine di entrambi. Il fotocollage è la tecnica scelta per mettere materialmente insieme i diversi registri sui quali opera l’automobile: impatto ambientale, cambiamento industriale, sfruttamento del suolo e lavoro. Utilizzando pellicole viniliche stampate e idropittura, l’artista ricorre a un linguaggio visivo che rimanda sia all’ambiente delle corse e delle auto modificate sia alla trasformazione dei processi di produzione necessari a preservare il futuro dell’industria automobilistica.
Felicity Hammond è nata nel 1988 a Birmingham, nel Regno Unito, e attualmente vive a Londra. Ha conseguito un master in fotografia presso il Royal College of Art di Londra nel 2014 e un dottorato di ricerca sull'arte contemporanea presso la Kingston University di Londra nel 2021. Attraverso le sue opere e la sua ricerca, l'artista indaga il potere dei media fotografici, mettendo in luce la loro funzione rispetto all’impatto del paesaggio urbano e dell’estrazione di minerali. La sua pratica fotografica, che comprende l'installazione, il collage e la fotoscultura, si confronta con l’intreccio tra spazio digitale e spazio fisico.